Archivio per Categoria Letteratura ed editoria

DiMagnus

L’influenza dei premi letterari sulle vendite e sulla percezione pubblica

I premi letterari, dal Nobel allo Strega, non sono semplici riconoscimenti, ma potenti strumenti che plasmano il mercato editoriale e la percezione della letteratura. Questi premi influenzano le vendite, la carriera degli autori e il dibattito culturale, creando un complesso intreccio tra successo commerciale e valore artistico. Analizziamo questo rapporto, esplorando l’impatto dei premi sulle vendite, sulla percezione della qualità e sul loro ruolo culturale.

Vendite e visibilità: l’effetto dei premi

Uno degli effetti più tangibili della vittoria di un premio letterario è l’incremento delle vendite. Il Premio Nobel per la Letteratura ne è un esempio emblematico. Lucien Leitess, direttore della casa editrice Unionsverlag, afferma che il Nobel è “la forza esterna più potente” che possa influenzare la carriera di uno scrittore. Un caso eclatante è quello di Naguib Mahfouz: dopo aver vinto il Nobel nel 1988, Unionsverlag vendette 30.000 copie dei suoi libri in tre minuti, un aumento straordinario rispetto alle 300 copie vendute nei tre anni precedenti, come riportato da DW. Anche altri vincitori del Nobel, come Peter Handke e Alice Munro, hanno visto le loro vendite crescere esponenzialmente dopo l’annuncio.

Premi nazionali e il loro impatto

L’impatto dei premi nazionali è altrettanto significativo. In Francia, il Prix Goncourt può trasformare radicalmente la carriera di un autore. “L’amante” di Marguerite Duras, vincitore nel 1984, ha raggiunto le 700.000 copie vendute, come evidenziato da Rivista Studio. In Italia, il Premio Strega ha un effetto simile, con un aumento medio delle vendite del 500% per il libro vincitore, secondo quanto riportato da Rivista Studio. Premi come il Campiello e il Bagutta, seppur con una risonanza diversa, contribuiscono comunque a incrementare la visibilità e le vendite. Nel Regno Unito, il Man Booker Prize, come riportato da Rivista Studio, ha portato “Il senso di una fine” di Julian Barnes da 2.000 a 14.000 copie vendute a settimana dopo la vittoria.

L’influenza sui diversi generi

È importante sottolineare che l’impatto dei premi varia a seconda del genere letterario. Mentre i premi per la narrativa e la saggistica spesso portano a un aumento significativo delle vendite, l’effetto sui libri di poesia è generalmente più contenuto. Come riporta Forbes, i premi per la poesia raramente si traducono in un’impennata delle vendite, anche se ci sono eccezioni come “Citizen” di Claudia Rankine, un libro che ha ottenuto un notevole successo anche grazie alla sua rilevanza nel dibattito sociale.

Qualità, aspettative e percezione del pubblico

La vittoria di un premio non sempre si traduce in un giudizio uniformemente positivo sulla qualità del libro. Uno studio del 2019, pubblicato su *Administrative Science Quarterly* e discusso da Mrs Blackwell’s Village Bookshop, rivela che i libri vincitori tendono a ricevere più recensioni negative su Goodreads rispetto a quelli solo nominati. Questo fenomeno può essere attribuito alle elevate aspettative create dal premio, che non sempre si allineano ai gusti di tutti i lettori. Il premio amplia il pubblico, ma non tutti i nuovi lettori sono necessariamente interessati al genere o allo stile che il premio celebra.

Il ruolo dei lettori e dei social media

I lettori giocano un ruolo sempre più attivo nel dibattito letterario, anche grazie ai social media. La nascita di premi alternativi come il “Not the Booker Prize”, votato dai lettori e menzionato da The Conversation, indica un desiderio di valutazioni letterarie più democratiche. I social media amplificano la visibilità degli autori e delle opere premiate, generando discussioni, recensioni e condivisioni che influenzano ulteriormente la percezione pubblica.

Oltre i numeri: il ruolo culturale

I premi letterari svolgono una funzione culturale cruciale, orientando i lettori nel vasto panorama editoriale e segnalando opere considerate di valore. Tuttavia, come evidenzia Gian Carlo Ferretti in “Il marchio dell’editore”, molti autori di grande spessore, come Gadda e Pasolini, non hanno mai vinto premi prestigiosi come lo Strega o il Supercampiello, come riporta Interlinea. Questo solleva interrogativi sulla capacità dei premi di identificare sempre l’eccellenza e sull’influenza di fattori esterni, come le dinamiche tra case editrici e giurie.

Evoluzione, adattamento e futuro dei premi

Per rispondere alle critiche e riflettere i cambiamenti sociali, molti premi si sono evoluti. Il Booker Prize, inizialmente riservato agli autori del Commonwealth, dal 2014 è aperto a tutti i romanzi in lingua inglese, come documentato da Wikipedia. Il Premio Strega ha ampliato la sua portata, includendo sezioni dedicate alla letteratura europea, ai ragazzi, alla poesia e alla saggistica, come riporta ilLibraio.it. Questi cambiamenti testimoniano un impegno verso una maggiore inclusione e rilevanza.

Sfide e opportunità

I premi letterari si trovano a navigare tra interessi commerciali e valore culturale. Da un lato, sono efficaci strumenti di marketing che aumentano le vendite e la visibilità degli autori. Dall’altro, svolgono un ruolo culturale importante, promuovendo opere di qualità e stimolando il dibattito. “Come possono i premi rimanere rilevanti e credibili in un mercato editoriale in continua evoluzione e con voci dei lettori sempre più forti?” si chiede Simonetti nel suo libro *Caccia allo Strega*. Questa è una delle domande chiave, insieme alla necessità di garantire diversità e inclusione, evitando di essere eccessivamente guidati da logiche commerciali.

L’eredità duratura della letteratura

L’impatto dei premi letterari sulle vendite e sulla percezione del pubblico è innegabile, ma il loro effetto a lungo termine è più complesso. Una vittoria può offrire una spinta iniziale, ma, come osserva Hans Jürgen Balmes di Fischer Verlag, l’effetto è spesso temporaneo, come si legge su DW. Il successo duraturo dipende dalla capacità dell’autore di coinvolgere i lettori nel tempo, indipendentemente dal premio. I premi possono essere visti come trampolini di lancio, non come traguardi definitivi. Aprono porte, ma sta agli autori creare opere che risuonino con i lettori ben oltre la cerimonia di premiazione. È in questa risonanza a lungo termine, nella capacità della letteratura di trascendere i premi e il tempo, che risiede il suo vero valore.

DiMagnus

L’impatto dei podcast letterari sulla diffusione della letteratura contemporanea

Il mondo della letteratura è in continua evoluzione e, nell’era digitale, i podcast stanno rivoluzionando il modo in cui scopriamo, condividiamo e ci appassioniamo ai libri. Questi programmi audio, accessibili da chiunque e ovunque, stanno abbattendo le barriere tradizionali, creando nuove comunità di lettori e influenzando profondamente il panorama culturale contemporaneo.

L’Accessibilità come Chiave del Successo

Uno dei principali fattori di successo dei podcast letterari è la loro straordinaria accessibilità. A differenza dei libri fisici o degli eventi letterari, i podcast sono disponibili gratuitamente su piattaforme come Spotify, Apple Podcasts e Spreaker, e possono essere ascoltati su una vasta gamma di dispositivi, dagli smartphone ai tablet, dai computer agli smart speaker, fino alle auto connesse. Questa facilità d’uso permette agli appassionati di letteratura di immergersi nelle loro letture preferite durante i tragitti quotidiani, le pause pranzo o mentre si dedicano ad altre attività, trasformando ogni momento in un’opportunità per scoprire nuovi autori e opere.

Un’Esperienza Intima e Coinvolgente

I podcast letterari offrono un’esperienza di ascolto unica, creando un’atmosfera intima e coinvolgente. La voce dei conduttori e degli ospiti, spesso autori, editor o esperti del settore, stabilisce una connessione diretta con l’ascoltatore, simile a una conversazione tra amici appassionati di libri. Podcast come “Between The Covers”, lodato da Rivista Studio per le sue interviste approfondite, permettono di entrare nel vivo del processo creativo degli scrittori, svelando retroscena e curiosità sulle loro opere. Questa vicinanza con gli autori, un tempo riservata a pochi fortunati partecipanti a festival letterari, è ora alla portata di tutti grazie ai podcast.

Oltre la Recensione: Un’Analisi Approfondita

I migliori podcast letterari non si limitano a recensire libri, ma offrono un’analisi critica e approfondita del panorama editoriale contemporaneo. “Book Fight”, ad esempio, si distingue per il suo approccio schietto e appassionato, definito “tough love for literature”, come riportato da Rivista Studio. Questo podcast non teme di esprimere giudizi netti, stimolando un dibattito vivace e costruttivo sulla qualità delle opere. Altri, come “Banging Book Club”, esplorano tematiche specifiche come il sesso e il genere nella letteratura, offrendo una prospettiva unica e contribuendo a un dibattito culturale più ampio e inclusivo.

Scoprire Nuove Voci e Tendenze

In un mercato editoriale sempre più affollato, i podcast letterari svolgono un ruolo cruciale nel guidare i lettori alla scoperta di nuove voci e tendenze. “Copertina” di Matteo B. Bianchi, segnalato da Book-tique, è un ottimo esempio di come un podcast possa diventare una bussola per orientarsi nel mare magnum delle pubblicazioni. Grazie ai consigli di librai, autori e traduttori, “Copertina” mette in luce realtà editoriali minori e autori emergenti, contribuendo a diversificare l’offerta culturale e a dare voce a talenti che altrimenti rischierebbero di rimanere in ombra.

Il Dietro le Quinte del Mondo Editoriale

Per chi è interessato non solo ai libri, ma anche al mondo che li circonda, alcuni podcast offrono uno sguardo privilegiato sul dietro le quinte dell’editoria. “Abisso editoriale” ed “Elementary” di Alessandra Zengo, e “Editoria e libri” di Chiara Beretta Mazzotta, tutti citati da Book-tique, affrontano tematiche cruciali come il rapporto tra editor e scrittore, le dinamiche del mercato librario e le sfide della pubblicazione digitale. Questi podcast forniscono strumenti preziosi per comprendere meglio il funzionamento del sistema editoriale e per orientarsi in un settore in continua evoluzione.

La Letteratura Prende Vita

I podcast non solo parlano di letteratura, ma la fanno vivere. Iniziative come “Podcast letterari – Decameron”, descritto da La Gazzetta del Pinde, dimostrano come i classici possano essere reinterpretati e resi attuali attraverso il linguaggio del podcast. Gli studenti, trasformandosi in narratori, danno nuova voce alle novelle di Boccaccio, avvicinando un pubblico giovane a un capolavoro della letteratura italiana. “SpokenWeb”, menzionato da Read Quebec, esplora invece la dimensione sonora della letteratura, offrendo un’esperienza immersiva e multisensoriale. Questo podcast, attraverso interviste, letture ad alta voce e registrazioni d’archivio, dimostra come la letteratura possa essere fruita non solo attraverso la lettura, ma anche attraverso l’ascolto.

Dialogo tra Passato e Presente

Un altro aspetto interessante dei podcast letterari è la loro capacità di creare un ponte tra passato e presente. “Protagonisti della letteratura italiana”, disponibile su Apple Podcasts, ci ricorda l’importanza dei grandi autori del passato, dimostrando come le loro opere siano ancora attuali e rilevanti per il lettore contemporaneo. Allo stesso tempo, podcast come “The New Yorker Fiction”, segnalato da Audible.com, creano un dialogo tra autori contemporanei e classici, invitando scrittori affermati a leggere e discutere racconti di autori del passato. Questa interazione tra generazioni letterarie arricchisce l’esperienza dell’ascoltatore e dimostra la continuità e l’evoluzione della tradizione letteraria.

Voci Diverse per un Panorama Inclusivo

I podcast letterari stanno contribuendo a creare un panorama letterario più inclusivo e rappresentativo, dando voce a esperienze e prospettive diverse. “Black Chick Lit” e “Books and Boba”, menzionati da Here Wee Read, si concentrano su autori appartenenti a minoranze, offrendo una piattaforma per voci spesso marginalizzate nel mondo editoriale tradizionale. “Voci d’Inchiostro”, presentato da Spreaker, si dedica alla letteratura americana contemporanea, approfondendo le opere di autori di diverse origini e background culturali. “The History of Literature Podcast”, pur avendo un focus storico, include anche classici contemporanei, contribuendo a una visione più ampia e diversificata della letteratura.

Il Futuro dei Podcast Letterari: Sfide e Opportunità

Il futuro dei podcast letterari si prospetta ricco di sfide e opportunità. La crescente popolarità di questi programmi audio porterà inevitabilmente a una maggiore competizione, rendendo sempre più importante la qualità dei contenuti e la capacità di distinguersi dalla massa. Allo stesso tempo, l’evoluzione tecnologica offrirà nuove possibilità per arricchire l’esperienza di ascolto, ad esempio attraverso l’integrazione di contenuti multimediali o la creazione di formati interattivi. Una delle sfide principali sarà quella di garantire la diversità e l’inclusione, evitando il rischio di omologazione e dando spazio a voci e prospettive diverse. Un’altra sfida sarà quella di trovare modelli di business sostenibili, che permettano ai creatori di podcast di continuare a produrre contenuti di qualità senza compromettere l’accessibilità gratuita che caratterizza questo medium. Nonostante queste sfide, i podcast letterari hanno il potenziale per continuare a crescere e a influenzare il modo in cui viviamo la letteratura, aprendo nuove strade per la diffusione della cultura e la creazione di comunità di lettori sempre più ampie e coinvolte.

DiMagnus

Le scrittrici che hanno ridefinito il mondo femminile

Leggere è una passione che ci accompagna da tempo immemore e su cui abbiamo in parte fondato la nostra società negli ultimi secoli. Da quando infatti la stampa ha avuto una diffusione capillare, la letteratura è stata al centro degli interessi privati, sociali e politici scolpendo il nostro presente e anche il futuro.

Ci sono alcuni scrittori che più degli altri sono entrati di diritto nell’Olimpo della storia della letteratura: sono quelli che hanno cambiato il corso contribuendo a emancipare il mondo femminile da secoli di oscurantismo. È anche grazie a loro che oggi un’azienda come https://motiva.health/it/ può esaltare la bellezza femminile con le sue protesi di ultima generazione.

Scopriamo alcuni di loro in questo articolo.

Le migliori scrittrici contemporanee

Al primo posto mettiamo Virginia Woolf, forse l’autrice più importante per l’emancipazione delle donne, proprio come https://motiva.health/it/ sta facendo per quanto riguarda la bellezza estetica. Nei suoi testi, la scrittrice inglese si è più volte espressa duramente contro l’esclusione del genere femminile dalle cose umane, dall’arte alla politica, dalla musica alla letteratura stessa.

Anche Jane Austen, al pari della Woolf, ha messo al centro delle sue opere le tematiche femminili, trattate con uno stile tuttora immortale che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Alcuni dei suoi capolavori sono “Orgoglio e pregiudizio” e “Ragione e sentimento”.

Emily Dickinson è stata una poetessa che ha vissuto una vita di sofferenze, da cui si è originato il suo stile tormentato ed evocativo. Considerazioni profonde su amore, morte e natura, le hanno dato a posteriori ciò che non ha potuto avere in vita.

Emily Brontë ha scritto delle bellissime poesie amorose che non hanno perso il loro fascino: tra romanticismo ed emozioni struggenti, la scrittrice inglese ha stupito per la sua sensibilità fulminante, se pensiamo che è morta ad appena 30 anni.

Due scrittori per i quali il mondo femminile è importante

Gabriel García Márquez è stato uno dei più famosi scrittori sudamericani; nato in Colombia, i suoi libri trasudano di un realismo magico raccontato in modo amaro e sarcastico; nel 1982 ha vinto il Premio Nobel per la letteratura. Anche lui si è espresso chiaramente a favore del mondo femminile, si legga in proposito “Una donna intelligente”.

Haruki Murakami viene dal Giappone e ha ormai conquistato il mercato mondiale dei libri con alcune opere di tutto rilievo, tra cui Norwegian Wood e La ragazza dello Sputnik. Ha uno stile delicato ed evocativo che risente delle atmosfere nipponiche e ha spesso per protagoniste delle donne.

DiMagnus

Corsi di scrittura: ecco i veramente validi

Ormai conoscete la nostra opinione (non esattamente generosa) nei confronti dei manuali per imparare a scrivere. E invece i corsi?

Beh, ai corsi di scrittura si aderisce a proprio rischio e pericolo, ma noi li riteniamo utili almeno a livello di networking: per quelli più famosi si entra a contatto con case editrici e autori che possono esserci utili per avanzare nella nostra carriera – a patto di essere sicuri che sia questa la strada che vogliamo seguire nella vita!

Tutto quello che va preso in considerazione

Esistono corsi di scrittura anche molto prestigiosi nel nostro paese, anche se della maggior parte di loro non si sente più parlare da quando il Coronavirus ha fatto il suo ingresso nelle nostre vite: prima di impegnarsi con uno di questi, valutate quello che segue!

Il luogo dove si tiene il corso

Prima ancora che i costi per partecipare alle lezioni, che comunque hanno un peso molto importante (anche migliaia di Euro), dovrete pensare a dove si svolge il corso di scrittura che vi interessa. Quelli tenuti dalla scuola Holden sono fra i più prestigiosi, ma non tutti possono permettersi di trasferirsi a Torino, perciò potreste dover ripiegare per situazioni più vicine oppure online (che ormai sono divenute la normalità).

La qualità dei docenti

E se non doveste “prendervi” con l’insegnante che tiene il corso? Questo è un problema avuto anche quando andavamo alle superiori o all’università e che ha spesso determinato il nostro rendimento in certe materie. Per questo consigliamo non solo di informarvi prima di iscrivervi a qualunque corso, ma di preferire lezioni di scrittura dove ci sia più di un docente.

Controllare le recensioni

Google ormai comanda colore anche in questo ambito, e quindi proprio perché abbiamo parlato di informazione, ricordate di approfondire sul giudizio di chi ha seguito questi corsi prima di voi. Potreste evitare sonore fregature!

DiMagnus

Imparare a scrivere da un libro è possibile?

Altrove abbiamo accennato ai manuali, libri tanto venduti quanto criticati, specialmente quando dovrebbero avvicinare le persone a una qualche attività artistica come è, appunto, la scrittura. Possibile che non se ne salvi nessuno?

Se pensiamo alla scrittura di tipo tecnico, è quasi certo che i volumi validi siano decine, se non centinaia. Pensiamo a quelli che ci spiegano come lavorare in ottica SEO!

Tuttavia, come il professor John Keating de L’attimo fuggente, o ancora meglio come il molto compianto Umberto Eco, non c’è tecnica che tenga davanti all’urgenza interiore che porta a voler scrivere un romanzo: per questo storciamo il naso davanti a questo tipo di volumi. Tranne che per un’eccezione…

La scrittura secondo Stephen King

On writing. Autobiografia di un mestiere è l’unico libro del suo genere che consiglieremo su questo sito, perché nonostante le apparenze non ha nulla in comune con un manuale.

Questo saggio (perché di questo si tratta) parla più del suo celebre autore che non delle regole di ingaggio per affrontare una pagina bianca. Non che manchino i consigli utili, intendiamoci: anzi! Forse è solo qui che troverete una condanna senza appello degli avverbi, veri nemici dello scrittore (e sì, non ci sfugge il fatto che anche noi siamo vittime dell’abuso di queste paroline infernali).

Un ventennio dopo la sua prima pubblicazione molte cose sono cambiate nel mondo dell’editoria. Per esempio è cambiato il nostro linguaggio, sempre più tecnico, breve, contaminato da gerghi di chi viene a vivere nel nostro paese. E sempre più romanzi cercano una maniera credibile per raccontare le vite spese sempre di più online, e per riprodurre – anche graficamente – le conversazioni virtuali che abbiamo ogni giorno e la loro gravitas, il loro impatto sulle nostre esistenze.

Il miracolo di Stephen King e di questo suo lavoro, più necessario – perdonateci la brutalità – di tanti altri anche più recenti, è che la validità delle cose qui racchiuse non è mai diminuita. A dimostrazione che, horror o no, la penna di King è davvero magistrale, On writing continua a regalare perle di saggezza, elenchi di errori da non commettere e, sopra a ogni altra cosa, la voce di un maestro che non giudica ma che continua a incoraggiare a perseguire la propria passione.

DiMagnus

Editoria, i segreti di chi lo fa di mestiere

Siamo tutti appassionati, in un modo o nell’altro, di editoria: chi più, chi meno quando prendiamo in mano un libro ci domandiamo quali meccanismi portino alla scelta da parte delle case editrici di un autore a discapito di un altro. Le decisioni che portano certe storie sugli scaffali e altre no possono sembrare misteriose.

È per questo che abbiamo voluto lanciare questo sito, con i consigli che contiene e le anticipazioni sulla scena libraria. Uno di questi consigli non è necessariamente di puro approfondimento, ma unisce educazione a svago. È un libro dal prezzo contenuto e dedicato a chi di solito si annoia coi manuali: in breve, è uno strumento in più che vogliamo far aggiungere alla vostra lista dei desiderati.

I dietro le quinte del mondo editoriale

È difficile che un editore si sbottoni e riveli così tanto del proprio mestiere, ma per capire un po’ di più di questo universo L’editore presuntuoso di Sandro Ferri è una lettura preziosa. Per di più, è assolutamente necessaria per chi voglia scrivere o più semplicemente farsi pubblicare.

Il nome di Sandro Ferri forse potrà non dire molto al grande pubblico: si tratta di un personaggio schivo, che rifugge le telecamere e non si fa trovare nei salotti televisivi. Nel 1979 però Ferri, insieme alla moglie, è stato il fondatore di E/O, la casa editrice che oggi è conosciuta per essere stata responsabile della pubblicazione di molti libri notissimi, da L’eleganza del riccio di Muriel Barbery ad Amabili resti di Alice Sebold fino a – naturalmente – tutti i volumi della serie L’amica geniale di Elena Ferrante.

Due anticipazioni (per i lettori più pigri)

Va detto subito: Ferri ha deciso di passare il testimone professionale a sua figlia e il momento del “pensionamento” è coinciso con la scrittura di questo volume snello che oscilla tra ironia e amarezza, con la malinconia per un mondo che non esiste più.

Quello dove E/O è cresciuto come protagonista della scena culturale nostrana era più libero dai legacci del marketing, meno preoccupato della concorrenza di Amazon, più spensierato. Infatti, la decisione di lanciare una collana, un autore, un volume non passava attraverso considerazioni solo economiche.

Un altro “spoiler”, se ci passate il termine: prima di concludere la sua esposizione Ferri ci lascia una lista della spesa di consigli utili nel caso si decidesse, con sventatezza, di aprire una casa editrice al giorno d’oggi.

Si può anche non leggere questa sua sorta di autobiografia e passare in maniera diretta a questo paio di pagine finali, ma facendo così si perderebbero aneddoti divertenti e storielle poetiche, insieme alla testimonianza preziosa di un imprenditore che, fra i pochi in Italia, ha inventato davvero l’editoria indipendente come la conosciamo al giorno d’oggi.