Altrove abbiamo accennato ai manuali, libri tanto venduti quanto criticati, specialmente quando dovrebbero avvicinare le persone a una qualche attività artistica come è, appunto, la scrittura. Possibile che non se ne salvi nessuno?
Se pensiamo alla scrittura di tipo tecnico, è quasi certo che i volumi validi siano decine, se non centinaia. Pensiamo a quelli che ci spiegano come lavorare in ottica SEO!
Tuttavia, come il professor John Keating de L’attimo fuggente, o ancora meglio come il molto compianto Umberto Eco, non c’è tecnica che tenga davanti all’urgenza interiore che porta a voler scrivere un romanzo: per questo storciamo il naso davanti a questo tipo di volumi. Tranne che per un’eccezione…
La scrittura secondo Stephen King
On writing. Autobiografia di un mestiere è l’unico libro del suo genere che consiglieremo su questo sito, perché nonostante le apparenze non ha nulla in comune con un manuale.
Questo saggio (perché di questo si tratta) parla più del suo celebre autore che non delle regole di ingaggio per affrontare una pagina bianca. Non che manchino i consigli utili, intendiamoci: anzi! Forse è solo qui che troverete una condanna senza appello degli avverbi, veri nemici dello scrittore (e sì, non ci sfugge il fatto che anche noi siamo vittime dell’abuso di queste paroline infernali).
Un ventennio dopo la sua prima pubblicazione molte cose sono cambiate nel mondo dell’editoria. Per esempio è cambiato il nostro linguaggio, sempre più tecnico, breve, contaminato da gerghi di chi viene a vivere nel nostro paese. E sempre più romanzi cercano una maniera credibile per raccontare le vite spese sempre di più online, e per riprodurre – anche graficamente – le conversazioni virtuali che abbiamo ogni giorno e la loro gravitas, il loro impatto sulle nostre esistenze.
Il miracolo di Stephen King e di questo suo lavoro, più necessario – perdonateci la brutalità – di tanti altri anche più recenti, è che la validità delle cose qui racchiuse non è mai diminuita. A dimostrazione che, horror o no, la penna di King è davvero magistrale, On writing continua a regalare perle di saggezza, elenchi di errori da non commettere e, sopra a ogni altra cosa, la voce di un maestro che non giudica ma che continua a incoraggiare a perseguire la propria passione.
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